Questa famiglia di additivi si divide in due macro categorie:
– Antistatici di processo
– Antistatici di prodotto

Gli Antistatici di processo hanno lo scopo di ridurre l’accumulo di cariche elettrostatiche durante il processo produttivo.

I masterbatches additivi Antistatici di prodotto hanno invece la funzione di eliminare il possibile deposito di povere sul manufatto finale dovuto alle cariche elettrostatiche che si generano per strofinamento, soprattutto in presenza di clima secco.

L’antistaticità si esprime in Ohm.
A titolo di esempio :
10¹² -10¹¹ = antistaticità discreta
10¹⁰ -10⁹ = antistaticità buona
10⁹ – 10⁸ = antistaticità eccellente

Il principio attivo utilizzato viene scelto in funzione delle caratteristiche a cui dovrà assolvere e si differenzia per il tipo di migrazione (fenomeno che consente al principio attivo di affiorare in superficie).

Migrazione veloce: l’antistatico affiora in superficie molto rapidamente ma si consuma in tempi rapidi; la durata media è pari a 1/2 mesi.

Migrazione lenta: l’antistatico affiora in superficie molto lentamente ma preserva l’azione antistatica per un periodo medio lungo; la durata media è fino a 6 mesi.

Migrazione permanente: questo tipo di additivo antistatico mantiene la sua azione inalterata nel tempo.
Questo prodotto viene richiesto principalmente nel settore elettrico/elettronico.
La durata degli antistatici dipende comunque da quanto vengono maneggiati i prodotti finiti che li contengono: più vengono maneggiati e più perdono l’effetto antistatico.

Possibili problemi di processo
Un eccesso di additivazione può dare luogo a problemi di etichettatura, inchiostratura e di saldabilità del prodotto finito.